Sonaglio ovvero come riciclare bottiglia, tappi di plastica e nastrini

Riciclo a tutto tondo con questo progettino. È un sonaglio fai da te per bambini piccoli, a cui i giochini nuovi e stimolanti non bastano mai. Questo giochino, creato usando solo una bottiglia, nastrini e tappi di bottiglia, stimola l'esperienza visiva grazie ai tanti colori di tappi e nastrini, uditiva grazie al suono prodotto dai tappi, e di manipolazione poiché il bimbo può prendere in mano la bottiglia e tirare i nastrini. Naturalmente, la grandezza della bottiglia deve essere commisurata alla capacità prensile del bimbo...quindi è meglio se è la più piccola possibile.

Occorrente:
- bottiglia di plastica piccola con bocca larga (tipo la bottiglia del té)
- 20 tappi di bottiglia di vari colori
- nastrini (tipo quelli delle bomboniere)




Procedimento:
Lavare la bottiglia e i tappi e farli asciugare. Inserire i tappi colorati all'interno della bottiglia, che deve essere riempita al massimo per 3/4 per permettere ai tappi di muoversi e fare rumore.



Legare i nastrini attorno all'anello, complemento del tappo della bottiglia. Tappare la bottiglia.



I nastrini si possono anche annodare, così il bimbo potrà divertirsi a slacciare i fiocchetti.






Semplice, vero? Che ne pensate?


Portacolori ovvero come riciclare calzini spaiati

Uno dei grandi misteri del focolaio domestico è dove vanno a finire i calzini dopo il lavaggio in lavatrice! Il calzino spaiato è un classico! Io tengo in casa il sacchetto dei calzini sperduti e vi assicuro che è sempre pieno.
Oggi ho raccolto la sfida di una mia cara amica, che mi chiedeva un modo per riciclare i calzini spaiati. Ho pensato di creare un porta colori, così con la scusa metto provo anch'io a fare un po' d'ordine nella stanza delle mie figlie. Poi, siccome c'ho preso gusto, ne è nato anche qualcos'altro.

Occorrente:
- bottiglie di plastica
- calzini spaiati
- pennarello indelebile
- foratrice
- ago e filo di lana

Procedimento:
Tagliate cinque pezzi dal corpo di due bottiglie a grandezze differenti. L'altezza dipenderà dal modo in cui volete posizionare i vari contenitori e dal tipo di calzini che avete a disposizione: se il calzino è lungo lo userete per un contenitore più alto, se è corto per uno basso.
Il fatto che il contenitore non abbia il fondo torna utile per non ritagliare anche il calzino, non sia mai si dovesse ritrovare il gemello...a volte ritornano! Dunque la parte del piede verrà nascosta internamente. Naturalmente si può tagliare il calzino e cucirne il fondo.


Posizionate i vari pezzi di bottiglia tra di loro e, con il pennarello indelebile, fate due segnetti uno sopra l'altro (tipo presa di corrente) nei punti di contatto.  Con la foratrice forate i punti segnati.





Rivestite i contenitori con i calzini. La parte superiore con l'elastico rientrerà naturalmente all'interno, senza particolari accorgimenti.



Con ago e filo unite tra di loro i vari pezzi utilizzando i fori fatti precedentemente.



A questo punto non vi resta altro che riempire il vostro porta colori e cercare di tenere tutto in ordine!


Che ve ne pare?

PS: non buttate il collo della bottiglia, lo potrete riutilizzare per conservare alimenti liquidi con un sacchetto da freezer; non buttate il fondo della bottiglia, lo potrete riusare come timbro per colorare con gli acrilici; non buttate i preziosissimi tappi, li potrete riciclare in mille modi, guarda qui e qui.

Vasetti decorativi ovvero come riciclare calzini spaiati

I calzini spaiati sono una risorsa che a volte torna molto utile, si possono usare per pulire vari tipi di superficie, per togliere le ragnatele, per creare simpatiche marionette, e tanto altro ancora.
In questo progetto ho deciso di riciclare i miei calzini spaiati facendoli diventare dei vasetti decorativi.

Occorrente:
- bottiglia di plastica
- calzini spaiati
- elastico per capelli




Procedimento:
Tagliate in due la bottiglia di plastica e togliete il fondo. Entrambe le parti serviranno per creare i vasetti.


Il calzino si può tagliare, ma non necessariamente: si può inserire all'interno della bottiglia.

Rivestire la bottiglia con il calzino.



Stringere il calzino al bordo della bottiglia con l'elastico per capelli.



Nel caso della parte inferiore, senza collo, far semplicemente rientrare leggermente l'elastico del calzino nella bocca del pezzo di bottiglia.


Ed ecco fatto! Mettete dentro un fiore e i vasetti sono pronti!


Questi vasetti possono essere usati anche come contenitori di pennelli, colori o, magari, del Gioco delle emozioni



Se volete un'altra idea per svuotare il vostro sacchetto dei calzini spaiati, leggete qui.




Alfabetiere fai da te ovvero come riciclare il cartone delle uova e tappi di bottiglia

È un po' di tempo che ho messo da parte uno di quei cartoni delle uova da 30. Non sapevo cosa farne, eppure pensavo che un'idea mi sarebbe arrivata. Con questi cartoni ci puoi fare veramente tante cosine carine, che è un peccato buttarle via. Comunque, oggi guardavo il cartone e ad un tratto si è accesa la lampadina. Ho deciso di realizzare un alfabetiere...un progetto che vede coinvolto anche il riciclo dei preziosissimi tappi di plastica. Devo dire che ci siamo divertite un mondo a prepararlo e abbiamo impiegato circa tre ore.

Occorrente:
- cartone delle uova da 30
- colori (pennarelli e matite)
- 26 tappi di plastica uguali
- matita
- forbici
- foglio di carta bianco
- colla vinilica
- compasso (facoltativo)




Procedimento:
Capovolgere il cartone delle uova. La parte di sotto del contenitore concavo delle uova è divisa in quattro parti. Ebbene in ognuna di esse dovrà essere scritta una lettera nei quattro modi conosciuti, due maiuscole e due minuscole, due a stampatello e due in corsivo. Io ho scelto un colore diverso per ogni lettera, di modo da avere un alfabetiere colorato. Alla fine sono rimasti fuori quattro spazi, su cui io ho scritto ALFABETO, ma si può scrivere quel che si vuole o lasciarli bianchi.




Con il compasso prendere la misura della parte superiore del tappo e disegnare su un foglio bianco 26 cerchietti.




In ognuno dei cerchietti disegnare un'immagine per ogni lettera dell'alfabeto. Io ho disegnato: arcobaleno, balena, casa, dado, elicottero, farfalla, gelato, hotel, imbuto, jeep, kiwi, luna, mano, nave, orologio, palloncino, quadro, ragnatela, stella, topo, uva, vaso, wc, xilofono, yogurt, zucca. Naturalmente i disegni sono semplici ed elementari. Volendo si possono anche scaricare da internet e stamparli.



Ritagliare i disegni e colorarli per rendere più allegro il gioco.




Con la colla vinilica, incollare i cerchietti sui tappi.




Lo svolgimento del gioco è ovvio, la figura che comincia per A andrà sulla A, quella che comincia per B andrà sulla B e via dicendo fino alla Z.




Vi è piaciuta l'idea? Buon divertimento!

Bavaglino impermeabile 2 ovvero come riciclare una piscina gonfiabile

Ecco un'altra semplicissima idea per realizzare un bavaglino impermeabile. Questa volta ho riutilizzato il bordo di una piscina gonfiabile. È un progetto davvero facile e veloce.

Occorrente:
- piscina gonfiabile
- forbici
- macchina da cucire e filo (facoltativo)

Procedimento:
Poiché il fondo della piscina è abbastanza grande e può essere riutilizzata per altri progetti (guarda qui), sarebbe meglio usare il bordo. Quindi, aprire la camera che costituisce la parete della piscina e ricavarne un rettangolo di circa 50 x 20 cm. Se si vuole si possono arrotondare le punte, ma solo per una questione estetica.


Al centro ritagliare un buco, che dovrà avere una circonferenza leggermente più grande di quella del collo del bimbo.


Nella parte di dietro fare un taglio al centro dello scollo. In questo modo si creerà il passaggio per la testa. Se si vuole si può rinforzare la fine del taglio con una piccola cucitura.


E buona pappa!



Trovate utili i bavaglini impermeabili? Guardate questo post.
Se invece volete riutilizzare la piscina per creare un poncho, guardate invece qui.


Poncho ovvero come riciclare una piscina gonfiabile

Lo scorso anno avevamo in casa una piscina gonfiabile, ma purtroppo era inutilizzabile a causa del classico introvabile buchino. In attesa di ripararla è passato più di un anno...e poiché ormai un'altra estate volge al termine, ho pensato che le avrei potuto dare nuova vita e renderla utile creando qualcosa.   Due giorni fa, la pioggia insistente mi ha dato l'idea! E così mi sono armata di forbici e macchina da cucire e ne è uscito fuori un colorato poncho per bambini.

Occorrente:

- piscina gonfiabile per bambini
- forbici
- filo
- macchina da cucire



Procedimento:
Ritagliare il fondo della piscina. Questa parte, in genere rotonda, costituirà il corpo del nostro poncho.
Piegarlo a metà, di modo da ottenere un semicerchio. Ritagliare lo scollo: la parte posteriore sarà meno scollata rispetto a quella anteriore.





Aprire le camere costituite dal bordo della piscina, distenderle e ricavarne due rettangoli speculari con un bordo molto arrotondato e cucirli tra di loro facendo combaciare i diritti per creare il cappuccio.







Unire con la macchina il cappuccio allo scollo del poncho.



Tagliare una linea di circa 5 cm, che parte proprio a metà del collo, nella parte davanti. Questo serve per allargare il passaggio per la testa.

Rinforzare la fine del taglio con una piccola cucitura.



Adesso siete pronti per una bella passeggiata sotto la pioggia! Maltempo, non ci fermerai!!!!



PS: Dopo aver realizzato questo poncho, resta tantissimo materiale recuperabile, da non buttare e sprecare. Per esempio, si possono creare dei Bavaglini impermeabili, spiegati qui.

Casa delle bambole fai da te

In questo post trovate due progettini per realizzare la casa delle bambole...come molti altri giochi postati sul blog anche questi sono facilissimi da realizzare, necessitano pochi oggetti per la realizzazione e prevedono soprattutto la possibilità di far partecipare attivamente i bambini.

Prima casa delle bambole

Occorrente:
- bottiglia di detersivo da bucato
- rivista di arredamento (io ho usato quella dell'Ikea)
- nastro adesivo
- cutter e forbici

Procedimento:
Per prima cosa bisogna togliere l'etichetta del detersivo con l'acqua calda. Con il cutter tagliare l'ingresso della casa e le finestre. Se il taglio non è perfetto, si può usare un accendino per levigare la plastica. Selezionare le immagini dalla rivista di arredamento e ritagliarle. Scegliere la posizione e incollare con il nastro adesivo.







Seconda casa delle bambole

Occorrente:
- scatola di scarpe
- rivista di arredamento
- nastro adesivo
- cutter e forbici

Procedimento:
È lo stesso procedimento. Tagliare le finestre col cutter. Ritagliare le immagini e incollarle sull'interno del cartone col nastro adesivo.








Non buttate il coperchio della scatola di scarpe! Riutilizzatela per creare un altro giochino. Visitate il post Labirinto per biglie, qui!

Io faccio il cuoco!

In questo periodo impazzano siti e blog di ricette, cuochi, cucina...per non parlare dei programmi tv che a qualsiasi ora propinano trasmissioni anti-dieta. Anche noi abbiamo deciso di diventare cuochi...ma non staremo lì a sporcare fornelli! Abbiamo realizzato un giochino che parla di cibo e, onore al merito, è stata la mia piccola a suggerirmelo! Mi ha detto: "Disegnamo le cose da mangiare, le cuociamo e le mangiamo per finta! Si, ma io faccio la cuoca!" Insomma alla fine ne è saltato fuori un passatempo carino che ci ha fatto divertire molto, e io ne ho tratto uno spunto per spiegarle un po' di dieta mediterranea...i nostri piatti forti sono stati spaghetti al pomodoro, pesce fresco con patate al forno e altro ancora!

Occorrente:

- fogli di carta colorata
- matita
- forbici

Procedimento:

Disegnare e poi ritagliare le sagome dei piatti e del cibo. Non serve grande fantasia e non bisogna essere dei grandi artisti.
Non dimenticatevi di ritagliare anche le posate!


A questo punto potrete assemblare le varie parti del piatto a seconda di quello che il cuoco propone!



Si possono creare più condimenti da abbinare alla portata principale e poi scambiarli per creare piatti diversi.



Insomma, divertitevi e buon appetito!







Come leggere le etichette: la Kinder Fetta al latte

Quando vado a fare la spesa, ho l'abitudine di leggere l'etichetta degli alimenti che compriamo. Però mi sono resa conto che tanti ingredienti sono per me astrusi. Ho preso quindi una delle merendine che  mia figlia predilige, ovvero la Kinder fetta al latte,  e l'ho analizzata dal punto di vista degli ingredienti...ebbene la merendina "fatta con il cuore" ...insomma meglio vedere cosa c'è dentro!

La prima cosa di cui tener conto è che l'ingrediente capolista è quello presente in maggior quantità, e via via in senso decrescente fino ad arrivare a quello presente in minor quantità. L'altra cosa che mi salta subito all'occhio è la lunghezza della lista: sicuramente, meno prodotti ci sono, meno artefatto è quello che mangiamo.

Nella disamina dell'etichetta, mi soffermo solo su quegli ingredienti meno facili da comprendere. Infine, premetto che quello che sto postando è frutto di una ricerca fatta da me su internet.

1- latte fresco pastorizzato: è il comune latte fresco che troviamo nel banco frigo. È un latte cotto ad una temperatura di 55°, questa operazione distrugge eventuali germi patogeni, ma anche alcuni principi nutrizionali come la vitamina C. Sul latte ci sarebbe da aprire una lunghissima discussione e i pareri su internet sono davvero tanti e discordanti.

2- olio di palma: è impiegato nell'industria cosmetica, saponiera, industriale per la frittura e addirittura nella produzione del biodiesel. Contiene una percentuale elevata di grassi saturi dannosi per l'organismo. Gran parte del suo successo dipende dal fatto che rimane semisolido, quindi ha un volume maggiore rispetto ad altri tipi di grasso. È raffinato ed ha un forte impatto ambientale.

3- zucchero

4- farina di frumento

5- latte scremato in polvere: è un latte disidratato.

6- burro anidro: è una sostanza molto grassa, composta da almeno il 99% dei grassi del latte. Si usa come conservante e perchè occupa meno volume rispetto al burro normale.

7- cacao magro

8- cruschello di frumento: è un sottoprodotto della farina di frumento, costituito da frammenti dell'involucro del seme e parte del seme stesso.

9- agenti lievitanti: ne vengono menzionati tre.
a) difosfato sodico: additivo chimico e conservante identificato con la sigla E450. Serve da legante per i vari componenti che tendono a separarsi. Non ha effetti particolarmente significativi.
b) carbonato acido di sodio: è il comune bicarbonato di sodio, E500.
c) carbonato di ammonio: è un regolatore di acidità e un agente lievitante, E503.

10- emulsionanti: mono e digliceridi dei grassi. Conosciuti anche con il nome E471 ed E472, sono sostanze che servono a stabilizzare e omogeneizzare tra loro le sostanze, inoltre ammorbidiscono, aumentano il volume del prodotto e prevengono l'irrancidimento dei grassi. Possono essere di due tipi, vegetali o animali, e in questo caso non sono specificati. Quelli vegetali sono ottenuti da oli di scarsa qualità, tipo l'olio di palma; quelli animali da scarti di animali, tipo corna, unghie, grasso.

11- aromi: qui bisognerebbe aprire una parentesi lunga un intero post!Basti sapere che per legge, se un aroma è artificiale si può scrivere sull'etichetta la dicitura "aroma", senza specificare con la parolina sintetico o artificiale, appunto. Quindi dall'etichetta presumo che non sia naturale.

12- sale.






Caccia alle cose

In questo post parliamo di un giochino che per i bimbi ha un retrogusto di caccia al tesoro, per i grandi è, secondo me, un buono strumento per spiegare quale è il posto delle cose. Spesso mi ritrovo a chiedere a mia figlia di mettere in ordine delle cose che sono fuori posto...ma a volte la vedo un po' spaesata, proprio non riesce a ricordare dove stanno di casa. Bene, con questo giochino semplice semplice vorrei cercare di affinare leggermente il suo senso osservativo e di farle usare la logica per intuire dove deve andare a cercare gli oggetti (o dove rimetterli in futuro!).
Impresa ardua...ma ci proviamo.

Occorrente:
- cartone o foglio di carta
- matita
- vari oggetti trovati per casa

Procedimento:

Disegnare su un cartone la sagoma degli oggetti scelti. Io ho preso un cartone grande così da poggiarvi sopra diversi elementi, ma si può usare anche un semplice foglio di carta.






Riporre gli oggetti al loro posto. Cominciare il gioco facendo associare l'immagine all'oggetto.



Dopo aver riempito tutte le sagome, riportare gli oggetti laddove sono stati trovati.
Alla fine, il gioco può continuare facendo colorare le immagini sul cartone.