Oggi è il 14 aprile, dunque non posso far altro che condividere l'Ode alla Croce del Sud:
Oggi 14 aprile,
vento
sulla costa,
notte
e vento,
notte
buia
e vento,
si è turbata l'ombra,
si è inalberato il cipresso
delle stelle,
le foglie della notte
hanno trascinato
la polvere morta
nello spazio
e tutto è rimasto limpido
e tremante.
Albero
di spade
fredde
fu la tenebra
stellata,
coppa
dell'universo,
raccolto
di
platino,
tutto
ardeva
nelle alte
solitudini
marine,
a Isla Negra
camminando
sottobraccio
alla mia amata,
e lei,
allora,
ha alzato appena un braccio
immerso
nel buio
e come un raggio di ambra
diretto
dalla terra al cielo
mi ha mostrato
quattro stelle:
la Croce del Sud immobile
sulle nostre teste.
In un attimo
si sono spenti tutti
gli occhi
della notte
e ho visto solo conficcate
nel cielo deserto
quattro rose azzurre,
quattro pietre gelate.
E le ho detto,
prendendo
la mia lira
di poeta
davanti al vento
oceanico, tra i morsi
dell'onda:
Croce
del Sud, dimenticato
vascello
della mia patria,
fermaglio
sul petto
della notte turgida,
costellazione marina,
luce
delle case povere,
lampada errante, rombo
di pioggia e velluto,
forbice dell'altitudine,
farfalla,
posa le tue quattro labbra
sulla mia fronte
e conducimi
nel tuo notturno
sogno
e traversata
per le isole del cielo,
per i versanti
dell'acqua della notte,
oer la roccia
magnetica,
madre delle stelle,
fino al tumulto
del sole, al vecchio carro
dell'aurora
coperto di limoni.
E non mi ha risposto
la Croce del Sud:
ha continuato il suo viaggio
spazzata
dal vento.
Ho lasciato la lira, allora,
da parte,
lungo il sentiero,
e ho abbracciato la mia amata
e mentre avvicinavo i miei occhi
ai suoi occhi,
ho visto in quelli,
nel suo cielo,
quattro punte
di diamante acceso.
La notte e il suo vascello
nel suo amore
palpitavano
e ho baciato ad una ad una
le sue stelle.
Leggilo se...vorresti saper dire a una donna o che un uomo ti dicesse:
"Voglio fare con te
quello che la primavera fa con i ciliegi."
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